Collezionismo quanto ci costi

Hai mai incontrato qualcuno che parla con entusiasmo quasi religioso dei suoi francobolli, modellini di auto o action figures? Se la risposta è sì, sai già cosa significa avere a che fare con un collezionista. Perché sì, il collezionismo è una passione capace di unire persone di ogni età e provenienza, accomunate dal desiderio di possedere e catalogare oggetti spesso di valore emotivo o nostalgico. Ma... quanto spendono davvero i collezionisti? E vale sempre la pena investire cifre da capogiro? Spoiler: dipende! Vediamo cosa dice la media nazionale, e perché alcuni di noi spendono fino all’ultimo centesimo per arricchire la propria collezione mentre altri optano per la via del low cost.

La media di spesa annuale per un collezionista è di circa 300€, ma c’è chi supera questa cifra

Secondo alcune statistiche nazionali, i collezionisti italiani spendono, in media, circa 300€ all’anno per arricchire le proprie collezioni. Una cifra che, tutto sommato, non è proibitiva e che molti di noi potrebbero permettersi senza troppi sacrifici. Tuttavia, è solo una media: perché per alcuni collezionisti, 300€ sono appena l’inizio. Esistono appassionati che investono cifre ben più elevate, acquistando oggetti rari o partecipando ad aste internazionali, dove l’adrenalina si mescola alla voglia di accaparrarsi quel pezzo mancante a tutti i costi.

Se 300€ sembrano ragionevoli per te, potresti trovarli persino “pochi” se inizi ad addentrarti nel mondo di chi spende cifre da capogiro. Prendi, ad esempio, il mercato delle carte collezionabili: Pokémon, Magic: The Gathering e altre serie sono capaci di attirare veri e propri capitali. Alcune carte rare possono valere migliaia di euro, e chi è determinato a completare la propria collezione non si ferma certo davanti al prezzo. D’altra parte, si sa: la rarità ha un prezzo, e per i veri collezionisti, possedere l’oggetto desiderato spesso vale ogni singolo centesimo speso.

Ogni collezionista è diverso: chi si dedica al collezionismo low-cost

Ma non tutti i collezionisti sono disposti a svuotare il conto in banca. C’è chi riesce a coltivare questa passione con un budget decisamente limitato, preferendo magari scambiare, riciclare o trovare pezzi a costo zero. Per alcuni, l’esperienza del collezionismo non riguarda tanto il valore economico quanto la soddisfazione di avere una raccolta curata e organizzata. Questi collezionisti “low-cost” sono spesso amanti del fai-da-te, capaci di trasformare oggetti comuni in pezzi unici per le loro collezioni.

Un esempio? I collezionisti di lattine di bibite vintage, che magari approfittano di viaggi, regali di amici o persino mercatini dell’usato per trovare pezzi originali a costo praticamente nullo. Oppure i cacciatori di pietre, conchiglie e fossili che, a costo zero (o quasi), riescono a collezionare piccoli tesori. Per loro, non serve spendere molto: basta l’occhio giusto e un po’ di passione.

Quindi, se sei alle prime armi e non vuoi spendere una fortuna, ricordati: non servono grandi budget per diventare un vero collezionista!

Collezioni da sogno: quando il collezionismo diventa un lusso

Per altri, però, il collezionismo è un investimento a tutti gli effetti, e spesso non ci sono limiti di spesa per aggiudicarsi pezzi rari. In questo caso parliamo di collezionisti “del lusso”, persone che investono cifre significative e che vedono il collezionismo anche come un’opportunità per rivalutare il proprio patrimonio. Tra questi rientrano, ad esempio, i collezionisti di orologi d’epoca, di auto storiche, o di opere d’arte, settori in cui un singolo pezzo può raggiungere prezzi da capogiro.

Alcuni collezionisti di vinili, ad esempio, non si accontentano di una ristampa recente: cercano la prima edizione, il vinile perfettamente conservato, magari autografato dall’artista. E per ottenerlo, sono pronti a fare carte false (metaforicamente parlando, s’intende!). Lo stesso vale per i collezionisti di monete antiche, che partecipano ad aste internazionali per assicurarsi monete di grande valore storico.

In questo contesto, il collezionismo diventa quasi una forma di prestigio sociale. Possedere oggetti rari è anche un modo per distinguersi, e talvolta, un investimento che potrebbe aumentare di valore nel tempo. Certo, se hai in mente di iniziare una collezione del genere, preparati a mettere mano al portafogli... e non solo!

Il collezionismo può essere una passione “gratis”

Non tutte le collezioni richiedono investimenti significativi; in effetti, ci sono molte raccolte che non hanno bisogno di un solo euro. Se ti piace raccogliere sassi colorati trovati durante le passeggiate, o se hai una passione per i tappi delle bottiglie, sappi che anche queste sono forme di collezionismo. La soddisfazione di avere una collezione organizzata può nascere anche senza dover acquistare nulla.

Molti collezionisti infatti amano il “rituale” della raccolta più che l’acquisto, e trovano piacere nel tempo che trascorrono a cercare pezzi, catalogarli e mostrarli. Questa passione è anche un ottimo modo per scoprire il valore intrinseco degli oggetti, che può essere più emotivo che materiale. Una collezione di sassi raccolti lungo il fiume, ad esempio, può raccontare delle storie legate ai luoghi visitati e rappresentare una parte importante della vita di chi li ha raccolti.

Come iniziare a collezionare senza svenarsi

Se la passione per il collezionismo ha iniziato a stuzzicare anche te, sappi che non è necessario iniziare con pezzi rari o costosi. Il consiglio per i neofiti è di partire da qualcosa di semplice e, soprattutto, che vi appassioni davvero. Potresti iniziare collezionando oggetti di poco valore economico ma che abbiano per te un significato speciale. La passione per gli oggetti si coltiva un pezzo alla volta, e non c’è bisogno di fretta o grandi investimenti.

Una buona idea per chi inizia è usare un portale di collezionismo, dove puoi non solo catalogare la tua collezione, ma anche confrontarti con altri appassionati, scoprire eventi e partecipare a scambi. Inizia caricando qualche articolo e vedrai come è facile condividere la tua passione. Con un po’ di impegno e tanta pazienza, la tua collezione crescerà... magari fino a raggiungere volumi da record!

Il collezionismo è anche social: condividi la tua passione!

Un’altra cosa bella del collezionismo è che oggi è più social che mai. La tecnologia e i social network permettono di condividere le proprie collezioni e di confrontarsi con altri appassionati. Esistono forum, gruppi su Facebook, pagine Instagram e portali di collezionismo dove ogni collezionista può trovare la propria community di riferimento. Condividere le proprie passioni e i propri pezzi unici è parte del divertimento, e molte persone trovano in questo modo amici con cui scambiare consigli e idee.

Oltre a confrontarti, puoi scoprire occasioni di scambio o vendita per arricchire la tua collezione. Esistono portali online che permettono di catalogare i propri articoli e, soprattutto, metterli in mostra affinché altre persone possano scoprirli. Se hai intenzione di far conoscere la tua collezione e, perché no, magari di scambiare qualche pezzo, i portali online sono un ottimo punto di partenza!

Collezionare è un viaggio, non una destinazione

Il vero segreto del collezionismo? Non è possedere tutto, ma godersi il viaggio. Ogni pezzo è una piccola scoperta, una conquista che racconta qualcosa di chi l’ha trovata. Chi colleziona sa bene che ogni oggetto racchiude una storia, una memoria, o anche solo un piccolo piacere. È un processo di scoperta e riscoperta continua, fatto di ricerca, attesa e, ogni tanto, anche di un po’ di fortuna.

Dunque, se hai già un piccolo tesoro di oggetti a casa, perché non fare il primo passo e caricarli su un portale? Mostra al mondo cosa ti appassiona davvero, e ricorda: non importa quanto spendi, ma quanto ami ciò che collezioni.