Ti sei mai trovato con cinque tazze identiche di Star Wars, quindici francobolli con un koala stampato, o trecento modellini di auto sportive? Bene, allora è molto probabile che tu sia un collezionista. O, come preferisce chiamarsi chi si ritrova in questo magico mondo, “un custode di cimeli preziosi”. Ma cosa spinge una persona comune, tranquilla, a cominciare ad accumulare oggetti fino a quando la casa non sembra un mix tra un negozio di antiquariato e una biblioteca polverosa?
Parliamoci chiaro: collezionare è un viaggio emozionante, una missione che ci trascina in una caccia infinita all’ultimo pezzo raro, o meglio, all’oggetto che ci manca. Ma è anche una passione che, per qualcuno, nasce da semplici coincidenze, mentre per altri è un progetto che parte da bambini e si trasforma in una vera ossessione. Andiamo quindi a esplorare il fascino oscuro del collezionismo e i mille motivi che portano le persone a entrare in questo mondo.
1. L’Inizio della mania: Il caso
Ci sono casi in cui il collezionismo comincia per pura, innocente, e a volte imbarazzante casualità. Prendiamo, per esempio, qualcuno che ha ricevuto in regalo una calamita da ogni amico che torna dalle vacanze. All'inizio è un gesto carino, ma presto la cosa sfugge di mano: il frigo diventa un mosaico internazionale di magneti, e la prossima volta che arriva qualcuno dall’estero, ecco il pensiero automatico: “Sai che c'è? Prendo una calamita per Michele!”
E così, per caso, inizia una collezione di cui magari non si conosceva neanche l’esistenza. Ti trovi, senza volerlo, a fare parte di quel gruppo di persone che possono vantare un oggetto da ogni parte del mondo. E allora tanto vale continuare, giusto? Che poi, il giorno in cui quella stessa persona entrerà in una grande città turistica e vedrà un intero negozio pieno di calamite, sarà il suo paradiso e il suo inferno allo stesso tempo. È così che nasce una mania da una piccola serie di eventi casuali.
2. L’Imprinting emotivo: Il collezionismo del cuore
Per molti collezionisti, la passione è iniziata con un oggetto particolare, regalato magari dai nonni o dai genitori. Immagina di ricevere un soldatino da tuo nonno quando eri bambino, un piccolo simbolo del suo amore e della sua passione per la storia. Magari quel soldatino finisce dimenticato per anni in una scatola, ma poi, un giorno, lo ritrovi e ti sale un'ondata di nostalgia talmente potente da darti solo una certezza: ne vuoi altri. Vuoi ricreare quei momenti, ricollegarti a un passato che ti emoziona.
Questo è il motivo per cui molti collezionisti di auto d’epoca, francobolli, o giocattoli anni ‘80 amano riempirsi la casa di pezzi storici: è come un viaggio indietro nel tempo, un ritorno a momenti di gioia e affetto. Ogni pezzo diventa una capsula del tempo, un piccolo pezzo di storia personale che ti parla.
3. L’accumulatore compulsivo: La mania dell’acquisto in serie
Non possiamo ignorare chi, per sua stessa natura, è un “accumulatore seriale”. Questo tipo di collezionismo nasce dalla personalità di chi si sente obbligato a completare ogni serie, set o collezione che inizia. Il collezionista seriale, quello vero, sente un bisogno viscerale di possedere ogni variante possibile, ogni piccola differenza.
Si parte magari con le carte da gioco, e si finisce con cento mazzi da tutto il mondo, senza neanche capire bene quando tutto questo sia sfuggito di mano. Ma per chi è in questa situazione, il collezionismo non è solo una questione di passione; è più simile a una missione. Ogni nuovo oggetto è una piccola vittoria contro il disordine del mondo, un tassello in più in una visione grandiosa di ordine e completezza. E chi può biasimarli? Anche i supereroi hanno le loro missioni, no?
4. L’orgoglio dell’esperto: L’enciclopedia vivente
Questi collezionisti non si limitano a raccogliere oggetti. Loro studiano, analizzano, sanno tutto. Se incontri un collezionista di monete antiche, preparati a sentirti dire tutto sulla storia delle monete, sulle diverse annate, le zecche che le hanno coniate e la storia del singolo pezzo. Questo tipo di collezionista ama essere un’enciclopedia vivente, colui che custodisce il sapere nascosto degli oggetti.
Per lui o per lei, collezionare non è tanto possedere fisicamente degli oggetti, quanto conservare una sorta di “saggezza dell’oggetto”. Sapere tutto della sua collezione gli dà un senso di identità, di esclusività, una soddisfazione intellettuale che solo i veri conoscitori possono apprezzare. In altre parole, quando qualcuno gli chiede “Ma cosa fai con tutte quelle monete?”, lui risponde con un sorriso sornione: “Beh, ascolta…”, e lì sai già che non sarà una conversazione breve.
5. La crisi di mezza età: Tornare giovani
E poi, naturalmente, c'è chi, con l'arrivo della mezza età, decide di rivivere gli anni d’oro della propria infanzia. Queste collezioni nascono spesso intorno ai 40-50 anni, e, guarda caso, di solito si concentrano su oggetti legati ai cartoni animati, ai giocattoli, alle console per videogiochi di qualche decennio fa. Questi collezionisti sono alla ricerca di una seconda giovinezza, e ogni volta che trovano quel pezzo raro – un Game Boy funzionante, un pupazzetto degli anni ‘80, una copia intatta del loro film preferito in VHS – è come se fossero tornati bambini.
Non c’è niente di male in questo, anzi! È un collezionismo che dà una gioia speciale, una giovinezza ritrovata in ogni nuovo pezzo aggiunto alla collezione. E chi può biasimarli? Un po’ di nostalgia fa bene al cuore, e collezionare non è forse un modo per tenere in vita i bei ricordi?
Come organizzare la propria collezione: Non farti sopraffare
Ora, tutti questi tipi di collezionisti hanno una cosa in comune: a un certo punto, si trovano davanti al caos. Perché collezionare è bello, ma mantenere l’ordine non è sempre facile, e quando la tua casa inizia a sembrare più un magazzino che una casa, è tempo di fare ordine. La buona notizia è che oggi puoi organizzare le tue collezioni in modo semplice, pratico e persino divertente, grazie a coollect.it.
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